Se qualcuno nel Pd, fino a ieri dichiarava che in Italia i comunisti non esistono più, da oggi se ne dovrà ricredere. Questa mattina al Bar Caucich di Udine, SINISTRA UNITA ha organizzato un incontro con i vari esponenti che si richiamano al mondo progressista più spinto. Fra gli organizzatori - relatori, Andrea Sandra, Anna Manfredi, Giancarlo Velliscig, Furio Honsell e Sara Rosso (vedi foto). Hanno preso convintamente la parola anche il segretario provinciale della Cgil, Emiliano Giareghi e Federico Pirone per Patto per l'Autonomia. In sala ad applaudire Honsell, c'erano Alessandro Venanzi, Enzo Martines e Salvatore Spitaleri del Pd: un segnale preoccupante per le aspirazoni dell'altro papabile candidato sindaco udinese della sinistra, Alberto Felice De Toni, sostenuto da Diego Carpenedo, Alessandro Colautti e Ferruccio Saro. Anacronistico e poco lucido l'intervento di Giancarlo Velliscig che ha pubblicamente accusato Fontanini di aver vinto le elezioni comunali grazie ad un accordo con "dei fascisti incapaci" presto cacciati dalla giunta. Non contento, l'editore filo negazionista della Kappa Wu ha ricordato ai comunisti in sala che il fascismo non è un'opinione ma un reato e che la stampa locale gratifica il sindaco leghista dedicandogli ogni giorno una foto. Altri interventi dei relatori hanno etichettato Udine come capitale dei bidoncini e hanno rivendicato la completa chiusura al traffico anche di via Grazzano, via Manin e via Poscolle. Sara Rosso ha puntato il dito sull'incapacità amministrativa della giunta Fontanini, sulla lentezza dell'attuale burocrazia e sui pregiudizi su sesso e razza. Honsell ha raccolto l'applauso dei compagni in sala quando ha auspicato l'unità della sinistra, dall'ala più estrema al Pd.