Consigliere comunale e portavoce di Fdi a Codroipo, il sottoufficiale del secondo stormo dell'aereonatica militare di Rivolto, mette in seria difficoltà i vertici dell'aereonautica e dei carabinieri. Diversi mesi fa, quando apparve il nome di Vincenzo De Rosa come commissario e portavoce di Fdi a Codroipo arrivarono subito delle rimostranze circa l'incompatibilità del ruolo poltico con quello militare. De Rosa disse di aver avuto l'avvallo del suo comando a far politica e che da quel momento in Fdi non si sarebbe mossa foglia che De Rosa non volesse. Il Perbenista decise così di interpellare il sindaco di Codroipo Fabio Marchetti e alcuni legali, i quali in coro ritennero inopportuna la doppia veste di De Rosa, anzi vietata per regolamento interno militare e per legge. Il comandante del secondo stormo di Rivolto, Marco Bertoli, in un primo momento dichiarò di non essere a corrente dell'incarico politico ricoperto da tempo da De Rosa, poi, quando gli fu ricordato di averne parlato con il sindaco, disse che sapeva ma non era sicuro ma che sarebbe stata aperta un'indagine. Non ci siamo persi d'animo e dopo aver informato da Digos sui fatti, abbiamo incontrato un funzionario della Questura che ci ha detto che l'indagine era stata èresa in mano dalla locale stazione interna dei carabinieri di Rivolto, nella persona del maresciallo Liquidi. Abbiamo pazientato e parlato con il maresciallo Liquidi che dopo averci confermato di essere a conoscenza dell'episodio De Rosa ci disse che per eventuali dichiarazioni ufficiali avremmo dovuto parlare con il reposnsabile del nucleo investigativo dei Carabinieri di Ferrara. Abbiamo quindi parlato con il comandante di Ferrara che ci ha chiesto di capire la delicatezza del caso e di informarci presso i loro colleghi del nucleo investigativo del comando provinciale di Udine. Al comando provinciale di Udine, abbiamo parlato telefonicamente due volte, con un ufficiale che non ha voluto fornirci le proprie generalità ma che cortesemente ci ha detto che si sarebbe informato presso la caserma dei carabinieri di Rivolto e che ci avrebbe richiamato fornendoci lo stato dell'inchiesta. Due ore dopo siamo stati richiamati e i Carabinieri di Rivolto hanno riferito al Comando provinciale di Udine di non essere in possesso di alcun atto di indagine. A questo punto non ci resta che pubblicare le registrazioni telefoniche con tutti i soggetti istituzionali sopracitati e successivamente preparare un esposto da depositare personalmente. E' evidente che a questo punto oggetto dell'inchiesta non sarà solo De Rosa ma anche quanti lo hanno coperto.