Ieri pomeriggio il Pd udinese ha convocato tutte le forze politiche di centrosinistra della città il cui unico denominatore era l'odio per il centrodestra. Così, fra i presenti oltre al Pd, il M5S, Azione, Italia Viva, Cittadini, Open Fvg, Psi, Sinistra Italiana, Prima Udine e Rifondazione Comunista, oltre alla lista civica Costruiamo il Futuro. A prendere la parola, dopo il padrone di casa Vincenzo Martines, Paolo Coppola, Cinzia Del Torre, Anna Manfredi, Enrico Bertossi, Serena Pellegrino, Ester Soramel, Andrea Castiglione, Sara Rosso, Antonella Eloisa Gatta, Simona Liguori, Pierenrico Scalettaris, Augusto Burtulo, Riccardo Rizza e Domenico Liano. Assenti, in netta polemica con il ruolo dominante del Pd nella coalizione, Innovare (Federico Pirone), Andrea Sandra e Giancarlo Velliscig (Sinistra Unita) e Paolo Bernardis (Siamo Udine). Quasi tutti i presenti si sono dimostrati piuttosto freddi rispetto ad una candidatura di Alberto Felice De Toni, forse più gradito dagli assenti, e intenzionati a lavorare sul fronte sociale, ossia ad una maggiore attenzione verso gli extracomunitari. In qualche modo è apparso evidente, come hanno fatto notare le stesse Anna Manfredi (Rifondazione Comunista) e Antonella Eloisa Gatta (Costruiamo il Futuro), che al momento non esiste un leader carismatico in grado di tenere unita la coalizione e che l'odio per la destra è un collante troppo debole.