In un clima più che mai incerto, con il dubbio di chiusure più o meno stringenti, inaugurare un hotel è un atto di coraggio e il coraggio non è mancato all’imprenditore codroipese Luciano Facchini, che il 31 ottobre ha tagliato il nastro di Nodo Hotel. Oltre a Luciano Facchini, la fiducia nel progetto coinvolge l’intera famiglia, a partire dalla moglie e amministratrice Cinzia De Fazio, ai figli Alessio e Riccardo, che seguono direttamente la gestione dell’attività. Luciano Facchini, fra i fondatori della Euro&Promos Coop è stato al centro di varie vicissitudini giudiziarie fra cui nel 2019 quella dell'Area Vasta 3 di Macerata. E non poteva che scegliere l'hotel Nodo, l'azionista di maggioranza di Euro&Promos Spa, Sergio Emidio Bini, assessore regionale all'industria per presentare il nuovo coordinatore di Progetto Fvg Codroipo Thierry Snaidero. Incredibile se pensiamo che Thierry Snaidero, nel 2015 finì al centro di un'imbarazzante inchiesta giudiziaria perchè, approfittando dei terminali della Questura, spiava eccellenti politici regionali e colleghi fra cui Riccardo Riccardi, Fabio Marchetti, il blogger Marco Belviso, l'ex capo delle volanti della Questura di Udine Maurizio Ferrara, l'ex prefetto Oscar Fioriolli e vari dirigenti pubblici. In tutto una ventina di sbirciate dal gennaio 2012 al marzo 2013, dagli archivi elettronici del centro elaborazione dati per il servizio informativo in uso alle forze di Polizia e di cui Thierry Snaidero possedeva un proprio username e relativa password in qualità di assistente capo di Polizia di Stato. Per Thierry Snaidero il noto avvocato Luca Ponti (legale anche di Sergio Emidio Bini) era riuscito a concordare con il pm un patteggiamento che era stato applicato dal gip Patriarchi nella misura di cinque mesi di reclusione con concessione del beneficio della sospensione condizionale della pena.