Mentre la gente è sotto pressione a causa di due anni di Covid, dello scoppio di un possibile conflitto mondiale e del costo dell'elettricità sempre più caro, la solita casta, egoista e cinica, cura i propri interessi. Così, approfittando della disattenzione del popolo e della disaffezione per la politica il grande centro degli affari continua a tessere le proprie alleanze in vista delle amministrative e regionali del 2023. A organizzare incontri pubblici e privati, ma rifiutando interviste con quel che resta della libera informazione, è l'ex rettore Alberto Felice De Toni, figura rispolverata dalla vecchia prima repubblica. Non è un segreto che i mentori del professore padovano, residente a Tricesimo, con ambizioni di candidatura a sindaco nel capoluogo friulano, siano il socialista Ferruccio Saro (70 anni) e il democristiano Diego Carpenedo (86 anni). Un passo sotto di loro, ma sempre espressione del cerchio magico dell'ex rettore, ci sono i socialisti Alessandro Colautti e Giorgio Baiutti assieme al democristiano Enrico Bertossi. Ad aver dato il proprio sostegno a De Toni ci sarebbe, secondo indiscrezioni, anche il presidente della Cciaa Giovanni Da Pozzo e l'inseparabile commensale Sergio Emidio Bini, assessore regionale all'industria.