Non è un mistero che tutti i sindaci il cui secondo mandato sta per andare in scadenza mirino ad un biglietto della lotteria per le regionali del 2023. A chi piace vincere facile, mira ad un posto nella Lista Fedriga con la certezza che la ricandidatura del governatore uscente porterà il centrodestra ad un successo sicuro. Contemporaneamente va registrata la preoccupazione della Lega di vedersi superare e magari annientare proprio dalla lista creata dal loro leader maxino Massimiliano Fedriga. E' per questo che i vertici della Lega ripetono che non vi sarà alcuna lista Fedriga in concorrenza con quella della Lega e che, semmai ci sarà, avrà candidati di piena fiducia del governatore e con il sangue padano. Forza Italia paga il calo fisiologico di consensi nazionali oltre all'assenza totale di leader regionali. Chi gode di buona salute, invece, è Fratelli di Italia, con un leader carismatico ed unica voce di opposizione al governo Draghi e al bis Mattarella, ma con realtà territoriali totalmente prive di riferimenti. Se per il sindaco di Codroipo, Fabio Marchetti, non è stato difficile pensare a quale partito aderire e in tempi non sospetti, seguendo la sua storia e il suo cuore, ha preso la tessera di Giorgia Meloni, il sindaco di Buja, Stefano Bergagna (vedi foto) ha voluto attendere fino alle ultime settimane per capire dove collocarsi. A ritardare la sua uscita da Forza Italia ha contribuito non poco, da dirigente sanitario, la paura di una reazione scomposta dell'assessore regionale alla sanità Riccardo Riccardi. Dopo aver sondato per mesi le opportunità in Fratelli di Italia e aver capito di non rientare fra gli eletti con le caratteristiche per essere cooptato da Fedriga nella sua lista civica, ha stretto un patto con l'eurodeputato e coordinatrice leghista Elena Lizzi: Bergagna aderirà alla Lega e riempirà il posto lasciato libero da Leonardo Barberio (oggi Fdi) nella collinare in vista delle prossime regionali, sostenendo un candidato leghista (Elena Lizzi) come suo successore al Municipio di Buja. Ma come potrà essere credibile nella Lega di Fedriga, soprattutto dopo i recenti strappi dei no vax padani, lui che per mesi ha riempito gli spazi social schierandosi con quanti erano contrari all'obbligatorietà vaccinale e al green pass? A favorire il suo avvicinamento alla Lega pare abbia giocato un ruolo importante il revisore dei conti del Comune di Buja, Giorgio Siciliani, marito della coordinatrice cittadina della Lega udinese e assessore al bilancio della giunta Fontanini, Francesca Laudicina.