Il 29 aprile 2018, l'attuale sindaco di Udine Pietro Fontanini vinse contro il candidato del centrosinistra, Vincenzo Martines, con uno scarto di soli 330 voti: 18.300 vs 18.500. In pratica sarebbero bastate 165 persone che avessero votato per Martines invece che per Fontanini. Dopo solo pochi mesi, Pietro Fontanini, politicamente incapace di gestire un'amministrazione comunale di una città a lui sconosciuta, iniziò a perdere pezzi: prima il suo addetto stampa, successivamente alcuni consiglieri di circoscrizione, poi il consigliere comunale Udc Mirko Bortolin, quindi l'assessore Daniela Perissutti, quindi il presidente della terza circoscrizione Stefano Salmè, fino a congedare Paolo Pizzocaro e una lunga serie di consiglieri di circoscrizione. Ad oggi Pietro Fontanini è in causa per questioni personali con giornalisti, esercenti e altri udinesi facendosi rappresentare in giudizio dall'avvocato del Comune di Udine (quindi pagano i cittadini), Martinuzzi, invece che da un proprio legale. Non è un mistero che lo stesso Fontanini abbia rappresentato al proprio partito la volontà di non ricandidarsi sindaco a Udine ma in cambio di una contropartita; questa è la ragione per cui il suo nome astutamente è ancora sul tavolo delle segreterie politiche. La Lista Progetto Fvg, vorrebbe candidare a sindaco nel 2023 il vice sindaco Loris Michelini, mentre in Lega il vero nome da spendere sarà quello dell'assessore Alessandro Ciani. Da un sondagio commissionato parrebbe che il gradimento verso Anna Mareschi sia buono ma proprio per questa ragione alcuni ambienti di Confindustria Udine legati al centrosinistra hanno chiesto di non renderlo pubblico, guardando con favore ad una candidatura di Alberto Felice De Toni in quota centrosinistra, sostenuto anche dal fronte dei socialisti che fa riferimento a Ferruccio Saro, Renzo Tondo e Alessandro Colautti. Intanto complice il marasma delle varie segreterie cittadine dei partiti del centrodestra, prive di direttivo, tesserati ufficiali e sede, stanno prendendo forma alcune assiciazioni politiche pronte a costituire un cartello di civiche (vedi foto) di centrodestra che potrebbero guardare proprio ad Anna Mareschi.