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"SENZA PAROLE": IL NUOVO MENSILE FRIULANO SBARCA A CODROIPO

INCHIESTA NET: I FILI ROSSI DELLA BIONET CHE PORTANO AL PD

E' il 18 marzo 2021, quando la Guardia di Finanza effettua una minuziosa perquisizione nella sede della Net, a Udine. Gli uomini delle Fiamme gialle sequestrano vari documenti in merito al project financing avviato nel 2016 per il nuovo impianto di compostaggio di rifiuti di via Gonars. Viene iscritto nel fascicolo il Rup e presidente della commissione di gara, Giampiero Zanchetta, per l’ipotesi di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente. La Procura ritiene che ci sia stata una frode nella redazione del bando, infatti partecipa una sola società. Si tratta di vicende precedenti alla nomina di Mario Raggi, quando ancora l'ex direttore Fuccaro comandava incontrastato, tanto è vero che lo stesso presidente nominato e sfiduciato in pochi mesi al sindaco Fontanini, fece attivare un approfondimento sul tema della sostenibilità economica, finanziaria e tecnica del project finance del nuovo impianto. A difendere l'ingegnere Zanchetta è lo stesso studio legale che difende anche Mario Raggi nel caso Fingestim: lo studio Ponti. Pochi mesi dopo Massimo Fuccaro rassegnerà le dimissioni da direttore generale sostenendo di essere in disaccordo con la linea politica del nuovo presidente. Eppure rinunciare ad uno stipendio di oltre 120mila euro l'anno per una divergenza fra raccolta porta a porta e differenziata spinta è più che singolare. Qualcosa deve aver preoccupato Fuccaro al punto da lasciare la nave prima che affondasse. Quella che vi stiamo per raccontare, in esclusiva, è la vera storia della Bionet srl, dei suoi soci, del suo progettista, l'ingegner Rossano Degl'Innocenti, e del suo consulente. Una storia che parte da Trieste, per passare da Roma, da Rignano sull'Arno (Fi) fino a tornare in via Mantica a Udine.

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