Basta andare sulle pagina social delle liste che sostengono il candidato sindaco del centrodestra a Grado per capire che l'informatica e la rete sono concetti lontani anni luce da questo zelante ex dirigente regionale oggi in pensione, lautamente retribuito. Kovatsch alla scorsa tornata elettorale venne voluto e sostenuto da Debora Serracchiani, Agostino Maio e Enrico Gherghetta contro la candidatura di Roberto Marin per la destra e di Dario Raugna per le forze civiche. Dopo la sua sconfitta, Kovatsch venne lecitamente ripagato con la presidenza dell'Asp di Palmanova, cittadina oggi al voto, amministrata dal sindaco democratico Francesco Martines. Oggi, Kovatsch, imposto dalle segreterie regionali dei partiti del centrodestra è stato indicato contro la volontà dei coordinatori locali che si sono trovati subito a fare i conti con la fuga di autorevoli esponenti della coalizione a sostegno di Maurizio Delbello. Più dell'anziana età di Kovatsch a indispettire l'elettorato gradese è stato avere un candidato di Tavagnacco che con l'Isola d'oro non ha nulla a che fare eccetto un periodo da commissario nominato dalla Serracchiani. La pagina Facebook di Forza Italia per Claudio Kovatsch è ferma alla pubblicazione dei soli candidati al consiglio comunale; quella del candidato sindaco è a zero. Gli altri partiti hanno evitato anche di cimentarsi a raccontare il nulla. Molti coetanei di Kovatsch, ricoverati nell'Asp di Palmanova, che ha guidato per vari anni, venivano assistiti giorno e notte da badanti; per quale ragione scientifica, nel caso suo, gli si dovrebbe affidare per cinque lunghi anni la guida di una città turistica importante come Grado e quale giunta nominerebbe vista l'età avanzata anche di alcuni suoi stretti collaboratori come il 76enne Emanuele Oriti?