I media di oggi dedicano grande spazio ad una foto (vedi immagine) che immortala il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza mentre rimuove personalmente una transenna in via Campo Marzio per riaprire il traffico. Poche ore dopo il consigliere regionale del Pd, Francesco Russo, pubblica un post scomposto che viene criticato per il contenuto da molti cittadini anche suoi sostenitori: "Se hai bisogno di chiamare la stampa per farti immortalare mentre sposti una transenna significa che sei arrivato a fine corsa. Non tanto perché tra pochi giorni si vota ma perché non sei più in grado di fare il mestiere che è proprio di un Sindaco. Io nella sceneggiata di oggi vedo tanta ansia di dimostrare quello che Dipiazza non è più: da uomo del fare è diventato Sindaco dell’apparire". Un evidente segnale di nervosismo del candidato sindaco del centrosinistra che, terminata la collezione di figurine sul profilo Facebook della sua lista civica, si è reso conto di essere in netto svantaggio rispetto al sindaco uscente. Basta guardare i social dei vari esponenti politici del Pd e degli altri partiti di sinistra che fanno parte della coalizione per rendersi conto che nessuno menziona Russo o la campagna elettorale in atto. Non è un mistero che fra Francesco Russo e Roberto Cosolini non sia mai corso buon sangue, come anche il passaggio di Ettore Rosato con Italia Viva ha segnato un netto distacco dal lettiano Francesco Russo. Silenzio tombale anche da parte del capogruppo del Pd alla Camera dei Deputati Debora Serracchiani intenta a conservarsi il suo seggio triestino, tanto più sicuro quanto peggiore sarà il risultato alle amministrative di Russo. Alcune settimane fa aveva garantito il suo sostegno a Francesco Russo un noto esponente della massoneria triestina che nel giro di pochi giorni si è schierato con il centrodestra. Duro anche il commento su Facebook dell'ex sindacalista Cgil Franco Belci che interviene in una baruffa fra Russo e alcuni militanti della sinistra con il seguente post: " Più che un attacco, mi sembra una battuta poco elegante e inopportuna. Il tema è sempre quello: non si vince cercando di portar via voti al centro sinistra, ma pescando nell’astensionismo “di sinistra” o nel malcontento, spesso giustificato, di coloro che il PD non lo voterebbero comunque".