Specchio delle mie brame chi avrà la poltrona più potente del reame? Sembra essere questa la domanda che gira fra i papabili candidati sindaci del centrodestra che, invece di cercare di stendere un buon programma elettorale, sono impegnati a scegliere l'incarico più prestigioso. Mentre il centrosinistra dopo la fuga di Daniele Galizio ha optato quasi subito per l'assessore alla salute uscente, Luca Abriola, il centrodestra non riesce a convincere nessuno dei pezzi forti della coalizione. Indisponibile la leghista Maddalena Spagnolo che preferisce di gran lunga la tranquillità e il lauto stipendio che percepisce in Regione Fvg; indisponibile il presidente dell'interporto Lanfranco Sette (Fdi), aspirante candidato alla Regione nel 2023, la cui sorella Micaela finge di non avere il numero di cellulare per tenerlo al riparo dalla stampa; indisponibile Antonio Dalla Mora, braccio destro del presidente della Camera di Commercio Giovanni Da Pozzo. L'unico nome pronto a scendere in campo e con discrete probabilità di vittoria se il centrodestra dovesse restare unito è il consigliere comunale uscente Sandro Vignotto, già assessore con Micaela Sette e Salvatore Benigno. Vignotto, iscritto a Forza Italia, viene dato come molto vicino al presidente del Consiglio Regionale Pier Mauro Zanin e al coordinatore provinciale Ferruccio Anzit.