"Siamo a Udine dove siam venuti a trovare degli amici e ci hanno fatto notare che in questa via, in via ROSTA si trova una moschea probabilmente irregolare. Sono stati costruiti muri ma pare che questo è stato un supermercato quindi non un luogo di culto. La domanda è siaomo ancora in un'Italia di diritto o vale tutto? Adesso tutti noi oltre a chiedercelo andremo a verificarlo, credo che verrà verificato con gli organi competenti. Inaccettabile anche che in una via vicina c'era un punto di spaccio fisso. Noi la battaglia la facciamo perchè vogliamo cheUdine, Monfalcone siano città vivibili". Questa è la trascrizione del video che il sindaco di Monfalcone Anna Cisint ha postato questo pomeriggio su Instagram (vedi foto) durante una sua visita in campagna elettorale. Premesso che il sindaco di Monfalcone prima di criticare Udine per la sua inciviltà dovrebbe risolvere il problema immigrazione nella sua cittadina, farebbe bene anche a leggere bene il nome delle vie: Via Della Rosta e non via Rosta. Ciò detto la signora Cisint dovrebbe sapere che l'attuale stato di degrado della città, lo spaccio in borgo stazione e la presunta moschea nata dove prima vi era un supermercato è quanto solo pochi mesi fa ha lasciato agli udinesi il precedente sindaco, ossia il pensionato e plurivitaliziato padano Pieri Fontanini.