Notizie flash
IL GENERALE ROBERTO VANNACCI CANDIDATO CON LA LEGA ALLE EUROPEE

LE LIBRERIE UDINESI CENSURANO E BOICOTTANO IL LIBRO DI ROBERTO VANNACCI

Mancano poco più di 24 ore al grande evento che vede Roberto Vannacci a Udine per presentare il suo secondo libro, edito Mondadori, "Il coraggio vince". L'evento è previsto per domenica 24 marzo alle ore 18.30 presso il centro culturale delle Grazie in via Pracchiuso 21 a Udine, alla presenza del filosofo Diego Fusaro e moderato dal direttore del Corsaro della Sera Marco Belviso. Mentre le prenotazioni si accingono a registrare il terzo tutto esaurito (ci sono ancora pochi posti liberi) nel capoluogo friulano, scoppia il caso della censura delle librerie udinesi. Tutte le librerie di Udine, infatti, legate fra di loro tramite l'associazione LibrerieinComune hanno deciso di non esporre al pubblico il libro di Vannacci, rifiutandone l'esposizione del volume sia nelle vetrine che negli scaffali interni. Alcune librerie, come Einaudi, hanno addirittura rifiutato dall'editore il libro del generale. Al contrario appaiono ovunque libri di esponenti istituzionali come Matteo Renzi, Beppe Grillo, Giorgia Meloni, Valter Veltroni e Dario Franceschini o giornalisti politici quali Aldo Cazzullo e Tommaso Cerno. Abbiamo intervistato personalmente i titolari delle principali librerie della città per chiedere spiegazioni in merito a questa scelta di rigida censura senza precedenti. Marco Gaspari - Libreria Einaudi: "Quel libro non è in linea con i tanti libri che solitamente espongo; non è un caso se qui non si trova neppure il libro di Bruno Vespa. Sono scelte di proposta culturale che un libraio fa in assoluta libertà che può anche compromettere grossa parte di fatturato ma tiene una sua linea. Noi personalmente quel libro non lo teniamo. Neanche sapevo che avesse pubblicato con Mondadori pensavo fosse edizione Il Cerchio". Riccardo Turcati - Libreria Friuli: "Anche noi per filosofia della libreria il libro non lo esponiamo anche se lo abbiamo ma non mi sento di esporlo visto che condivido il pensiero della maggior parte dei nostri clienti che non sono d'accordo con Vannacci; per rispetto a loro non lo espongo in libreria; non ho voluto in libreria solo l'autobiografia di Totò Riina". Chiediamo a Marco Gaspari se creerà un precedente questa censura su un libro: "No, questa scelta nasce da una esperienza di 40 anni di libraio, non è una scelta sofferta. Viene naturale". Stesse domande al titolare di un'altra storica libreria udinese che ha sempre ospitato mille autori contemporanei, la Tarantola. Giovanni Tomai: "Noi abbiamo deciso di non esporre il libro nè in vetrina nè dentro fra gli scaffali. Su queste cose non abbiamo parlato all'interno della associazione. Nelle librerie di catena nazionale ci sono indicazioni. Nel mio caso non lo ho esposto perchè è un libro che si vende da solo, non occorre promuoverlo; è il classio libro che se qualcuno lo vuole entra e lo chiede". Stessa politica di totale censura alla libreria Feltrinelli e alla libreria Moderna che hanno preferito dare ampio spazio a Sigfrido Ranucci, Luca Telese e Papa Francesco.

Video