"Chi si è reso autore di comportamenti che costituiscono reato sarà perseguito. Quanto accaduto allo stadio Friuli durante la partita non è tollerabile. Le immagini sono già al vaglio degli inquirenti e saranno presi provvedimenti. Lo ha dichiarato il questore di Udine, Alfredo D’Agostino, che ha chiarito come la polizia sia intervenuta tempestivamente per contenere gli scontri ed evitare che la situazione degenerasse. Purtroppo - ha spiegato ancora il questore - c’è stata un’invasione festosa ma qualcuno aveva volontà diverse". Peccato che al vertice sulla sicurezza organizzato dal Prefetto di Udine tanto il sindaco Alberto Felice De Toni che l'assessore allo sport Chiara Dazzan e l'assessore alla sicurezza partecipata Rosi Toffano non abbiano avuto il tempo o la volontà di partecipare. Cosa sarebbe successo se la giunta fosse stata di centrodestra? Stesso copione questa mattina all'incontro organizzato, presso il Caffè Caucigh, dal garante dei diritti delle persone private della libertà personale del Comune di Udine, Franco Corleone. Erano presenti il presidente della camera penale, avvocato Raffaele Conte, il consigliere regionale Serena Pellegrino, lo psichiatra Calogero Anzallo, la consigliera comunale Anna Paola Peratoner, assistenti sociali e numerose associazioni di volontariato fra cui Icaro. Assente il sindaco Alberto Felice De Toni, a cui il garante Corleone ha fatto spesso riferimento per delle prossime iniziative, assente l'assessore alla salute e al sociale Stefano Gasparini, assente l'assessore alla sicurezza partecipata Rosi Toffano. Ancora una volta sindaco e giunta assenti ingiustificati: "No Saro no party".