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IMPRENDITORI E POLITICI DIETRO ALLA STAMPA CLANDESTINA DI PORDENONE SETTE NEWS

In questi giorni, a San Vito al Tagliamento, sono state distribuite diecimila copie di un periodico scononosciuto (vedi foto) alla popolazione del luogo ma interamente dedicato a contrastare l'insediamento Kronospan. Gli autori di questo progetto, presenteranno sabato prossimo il giornale assieme al Comitato Abc per ribadire la loro battaglia fino alla morte contro Kronospan. Tuttavia, alcuni aspetti del giornale hanno creato immediatamente dei sospetti sulla regolarità della stampa e della diffusione. Come mai una testata ferma da anni e mai presente a San Vito ha deciso di fare un numero speciale a pochi giorni dalle elezioni amministrative? E, come mai, le uniche due fotografie di personaggi politici che appaiono sono quelle di due vecchi esponenti della primissima repubblica oggi entrambi nonni casalinghi? Facile da spiegare. Il primo è l'ex presidente di Ambiente Servizi, Isaia Gasparotto, ex deputato comunista, recentemente sfiduciato; il secondo è Luciano Del Frè, ex sindaco democristiano di San Vito, poi sconfitto in quota centrodestra. Ma un'altra cosa accomuna i due grigi politici tornati per una volta sulla stampa "clandestina": l'amore per i figli. Gasparotto aveva la figlia, Cinzia Gasparotto, impiegata presso Kronospan e poi passata alla "green" Julia Vitrum, Del Frè ha il genero, Albero Bernava, candidato sindaco con i Cittadini per San Vito. Abbiamo parlato di stampa clandestina perchè vari giornalisti interpellati, hanno ritenuto completamente fuori da ogni deontologia ed etica professionale, scrivere sotto la testata il seguente avviso, fra l'altro inefficace: "NUMERO SPECIALE REALIZZATO E FINANZIATO IN FORMA AUTONOMA - SI DECLINA PER TANTO OGNI RESPONSABILITA' DA QUANTO SCRITTO". Eppure sul periodico è stampato il colophon da cui si evince che l'editore del giornale è il veronese Raffaele Simonato, mentre il direttore responsabile è Francesca Tamellini. Tuttavia dal colophon appare anche la redazione di Treviso con il cellulare del responsabile, che da noi interpellato si affretta a chiarire di aver rotto bruscamente ogni rapporto con Raffaele Simonato da oltre dieci anni e che molte testate, come quella di Pordenone, sono di fatto fantasma. Basta una telefonata alla redazione di Adige Tv, che risponde allo stesso numero di telefono e ha lo stesso direttore di Verona Sette News per sapere che la testata del giornale Pordenone Sette News è stata chiesta in utilizzo temporaneo, da non giornalisti, solo per questo numero dal noto imprenditore di San Vito al Tagliamento, Antonio Rossit, in accordo con Isaia Gasparotto. In paese, tutti sanno, che da anni è in piedi un contenzioso fra l'amministrazione comunale guidata dal sindaco Di Bisceglie e una società di Antonio Rossit in merito alla cessione di un parco urbano, attualmente in Cassazione. Una vicenda, questa, che per i tanti aspetti poco chiari che configura, potrebbe inquinare l'andamento corretto delle elezioni comunali e finire sotto la lente della Procura. Ma a complicare le cose per gli imprenditori Raffaele Simonato e Antonio Russit c'è anche un evidente scambio di responsabilità e di dichiarazioni contraddittorie.

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